Nato nel 1711, ma operativo dal 1714, l’Istituto delle Scienze di Bologna nasce, nella mente del suo fondatore, Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), come un luogo di studio e di sperimentazione, all’interno di un generale tentativo di rilancio e rinnovamento dell’insegnamento dello studio bolognese. Tale obiettivo, già in precedenza esplorato senza successo dal fratello, Antonio Felice Marsili (1651-1710), incontrò resistenze nelle frangi più conservatrici del collegio dei Dottori. La mostra, che ripercorre, attraverso i loro ritratti, i protagonisti di questa importante fase della scienza e della cultura bolognese, dedica uno spazio centrale a due illustri personalità femminili, Laura Maria Caterina Bassi (1711-1778) e Anna Morandi Manzolini (1714-1774). Laura Bassi, la prima donna a ottenere nel 1732 una laurea in filosofia e una cattedra stipendiata di filosofia naturale, riuscì a superare gli ostacoli del Senato bolognese costruendosi una carriera di docente e affermandosi, anche grazie all’Accademia e all’Istituto delle scienze, come studiosa newtoniana ed esperta di dinamica dei fluidi, ottica ed elettricità. Anna Morandi Manzolini, che aveva iniziato la sua attività di modellatrice in sodalizio con il marito, Giovanni Manzolini (1700-1755), riuscì in breve tempo a conquistare l’interesse della comunità artistica e scientifica, anche internazionale, divenendo una delle più affermate ceroplaste del secolo. In mostra, accanto al busto del marito, il noto autoritratto in cera, recentemente restaurato, in cui Anna Morandi si rappresenta nell’atto di dissezionare un cervello.